“WHERE IS 107?” Milano 2007

Happening artistico in una fabbrica abbandonata.

Una collettiva di creativi espongono in un luogo dismesso, la maggioranza sono street artist della prima generazione, writers, fotografi e performers. Assieme danno vita ad un happening estemporaneo nel cuore di Milano.

Il format rimane quello di “Where is 101?”, pareti abbandonate, muri ingrigiti dall’incuria del tempo diventano il supporto di un meltin pot di stili e palcoscenico di visioni multiforme.

Pubblicato: lunedì 02 aprile 2007 da gas in: ArtsBlog.it


Dentro una lingua di spazio stretta tra l’incombenza di un hinterland sonnacchioso e le vie degli aperitivi scintillanti.

Dentro migliaia di metri quadri abitati dagli spettri di vetrate infrante chissà quando, chissà come, e dalla ruggine figlia di industriose epoche ormai lontane.

Where is 107? Nel bel mezzo del cortocircuito di spazi marginali violentati d’un colpo dal flusso vitale di corpi e facce e sguardi.

Era già accaduto a ottobre con Where is 101, il principio non è cambiato. Giovani e meno giovani artisti protagonisti, con le loro opere, dell’invasione di un mondo di cemento, ruggine e decomposizione.

Le opere, varie. Rigorosamente in penombra. Gesù piange sangue. Decine di volti inermi sbucano da un cumulo di terra. Gli occhi sbarrati, la bocca cucita. Micro-tumuli di vasi, colmi della stessa terra dalla quale sono semisepolti, sbucano in un angolo. Diversi scatti fotografici, anche. Potenti, definitivi.

La musica sintetica spinge pochi arditi a un ballo catatonico. Il resto della gente, tanta, gironzola in mezzo alle opere. In un luogo che fu culla di industriosa produzione meccanizzata. E che oggi accoglie i frutti di un lavoro strettamente manuale. Figlio di una sorta di artigianato delle emozioni.